Il pandoro artigianale nasce da un’idea di Domenico Melegatti e oggi vive una nuova fase di popolarità grazie all’esperienza di tantissime pasticcerie che hanno portato sulle tavole dolci eccezionali, amati da grandi e piccini.
Il Pandoro, dopo tutto, è il pane dolce e soffice che si scioglie in bocca e che piace puro o farcito con creme al cioccolato o alla frutta. Può essere considerato come l’antagonista del Panettone in quella che è la più annosa e controversa questione da risolvere: quale dei due preferiscono gli italiani?
Il Pandoro è letteralmente un’opera d’arte
La sua città natale è Verona, che è anche casa di Domenico Melegatti, il quale brevettò la dolce idea di questo pane morbidissimo e dolce la forma di una stella a otto punte.
In passato si hanno già molte testimonianze di dolci simili venduti durante le feste Natalizie e, quindi, l’idea potrebbe non essere altro che una rivisitazione, impreziosita tuttavia da una vera e onesta ammirazione per l’arte del pittore impressionista Angelo Dall’Oca Bianca.
Come si gusta il pandoro artigianale tradizionale?
Semplice, così come viene servito: zucchero a velo, profumo e morbidezza. Nella versione tradizionale pura non esiste alternativa di sorta anche se il mercato ci vizia con crema, canditi, gocce di cioccolato e tante altre bontà.
Alle origini questo dolce era servito semplicemente come un “Pan de Oro”, immediatamente appena dopo esser stato sfornato. Era il completamento soffice e delizioso di un lauto pasto, soprattutto sulle tavole dei nobili.
Oggi è il dolce che non manca mai a Natale, ma è anche la coccola soffice con cui gli italiani fanno colazione o merenda qualche tempo dopo la fine delle vacanze natalizie.
Pandoro nelle confezioni regalo
Così come avviene per i panettoni, anche il pandoro lo si ritrova in alcune delle nostre confezioni natalizie aziendali e non. Essendo di fatto uno dei due dolci tradizionali delle festività natalizie, non può non essere rappresentato in quello che è di fatto, il dono più scambiato durante il Natale.
