10 cibi che non vediamo l’ora di tornare a mangiare a Natale
Con trepidante attesa ed un pizzico di malinconia, sono molte le persone che già adesso pensano all’arrivo futuro del Natale. D’altronde, non si tratta solo del periodo antecedente l’anno nuovo, ma di una vera e propria ricorrenza di tradizione, che fonde magia a sapore, gusto ed esperienza.
Come tutte le tradizioni che si rispettino, dunque, anche il Natale porta con sé i suoi cibi tipici, le passioni culinarie che hanno fatto la storia di una stagione, portando qualcosa che riesca a profumare di nuovo ma senza dimenticare le proprie origini.
In attesa dell’arrivo di Dicembre, in questo articolo rispolveriamo 10 cibi che non vediamo l’ora di tornare a mangiare a Natale.
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I cibi che torneremo a mangiare a Natale: 10 evergreen
Le tavole natalizie, da quando se ne ha memoria, sono sempre quelle più gremite, sia di persone che di cibo sul tavolo stesso. Come conseguenza diretta delle grandi tavolate di famiglia, infatti, il numero di preparazioni tipiche di questo periodo supera l’immaginabile, sfiorando vette altissime.
Nei prossimi piccoli paragrafi esploreremo 10 grandi classici del Natale che, in tutta sincerità, non vediamo l’ora di addentare.
I tortellini
Sin da tempi antichissimi, i tortellini hanno rappresentato uno dei piatti di festa per eccellenza. Si tratta di una pasta artigianale speciale realizzata principalmente in Emilia Romagna, che deve la propria fama alle tantissime varianti (con ripieno e senza) e alle ricette che è possibile preparare con questa magnifica pasta.
Spesso vengono presentati insieme al brodo vegetale o di pollo caldo, come primo piatto durante il giorno di Natale.
Cotechino e lenticchie
Spesso associato più al Capodanno che al Natale in sé e per sé, il cotechino con le lenticchie rappresenta una delle tradizioni più antiche della cultura Natalizia internazionale. Presentato di solito come un piatto unico, con il cotechino a fette su un letto di lenticchie (accompagnato da un soffritto alle verdure), questo viene considerato anche come un piatto fortunato.
Sono tantissime le storie che vedono il Cotechino con le lenticchie come un piatto benevolo, in grado di portare fortuna nelle tasche di chi lo mangia.
Sarà davvero così?
Panettone
Passando al lato più dolce del Natale, è impossibile non citare il classico Panettone.
Famoso per il suo ripieno di uvetta e canditi, il panettone è spesso uno dei protagonisti principali del dopo cena Natalizio. Dal morso croccante e da una mollica soffice al profumo di vaniglia, il panettone è forse il dolce milanese più famoso in assoluto.
Pandoro
Come un compagno fidato del panettone, anche il Pandoro rappresenta uno dei dolci tipici più amati del Natale. Di stampo prettamente veronese, il Pandoro non presenta quasi mai uvetta e canditi ma, al contrario, risulta soffice sia al primo morso che al secondo, trasponendo un’esperienza morbida e gustosa.
Spesso aromatizzato alla vaniglia e con una “valanga” di zucchero a velo sopra, si tratta probabilmente del dolce più comune sulle tavole natalizie.
Il torrone
Rimanendo nell’ambito dei dolci, quella relativa al torrone è forse la tradizione maggiormente colma di misticismo di tutto il Natale.
Con una storia misteriosa che ne nasconde le origini, il dolce a base di Mandorle è un evergreen puro del Natale, potendo essere prodotto solo a partire dalla fine di Ottobre di ogni anno. Proprio per questo, viene spesso associato alla stagione dei regali, e alle tavole imbandite di tutto il mondo moderno.
Le cartellate
Conosciute prevalentemente in Puglia e Basilicata, sono un vero e proprio must natalizio della zona. Si tratta di un dolce artigianale realizzato con un impasto a base di farina 00, acqua, zucchero, olio extravergine, uova e vino bianco.
A questo impasto viene data una particolare forma che ricorda la corona di spine indossata da Gesù. Dopo l’asciugatura, le cartellate vengono fritte e arricchite con miele o vincotto.
Il cappone
La bellezza della cucina natalizia risiede anche, e forse maggiormente, sulla differenziazione che ogni regione porta con sé.
Uno dei piatti più iconici della tradizione emiliana, ad esempio, è proprio il Cappone, diffuso comunque in tutta Italia come un piatto perfetto per celebrare le grandi feste e le ricorrenze in famiglia.
Lo Zabaione
Diffuso tanto in Italia quanto all’estero, lo Zabaione è uno speciale liquore a base di uovo, particolarmente apprezzato durante i mesi più freddi dell’anno. La tradizione Natalizia lo vede perfetto come conclusione del pasto, utilizzato al posto di un classico amaro.
Dal sapore intenso e mai scontato, lo Zabaione sa essere apprezzato soprattutto dai palati più fini.
I salumi
Forse non si tratterà propriamente di un cibo tipico del Natale, ma è indubbio quanto la cultura del salume in Italia sia vista come il perfetto antipasto dei pranzi di Natale.
Proprio per questo motivo, non vediamo l’ora di rivedere le grandi tavole colme di prosciutti, mortadella e salame tipico regionale, che non faranno altro che preparare le nostre papille gustative al vero protagonista del pranzo.
Le lasagne
Per ogni Nonna che si rispetti, ogni singolo Natale non può prescindere da sua Maestà: la Lasagna. Forse uno dei piatti più iconici della tradizione natalizia, l’unico in grado di essere apprezzato anche durante gli altri mesi dell’anno.
Che Natale è senza una bella porzione di Lasagna?
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Ultimo aggiornamento 5 Settembre 2022