Pasta ripiena di ricotta: ricetta dei calzoni dolci
La pasta ripiena di ricotta è una delle preparazioni più apprezzate nella cucina italiana, soprattutto quando si trasforma in dolci deliziosi come i calzoni di ricotta dolce.
Questi calzoni, tipici delle regioni del Sud Italia, sono perfetti per chi cerca un dolce semplice ma ricco di sapore, ideale per concludere un pasto in maniera golosa o per una merenda sfiziosa. Scopri come preparare questa delizia tradizionale seguendo i passaggi indicati e lasciati ispirare dalle possibili varianti.
Ingredienti per la pasta ripiena di ricotta
Ingredienti (per 5 persone):
- 500 gr di semola di grano duro Senatore Cappelli
- 1 uovo
- acqua q.b. (in base a quanta ne richiede la farina)
Per il ripieno:
- 500 gr di ricotta
- 1 tuorlo
- 50 gr di zucchero
- un pizzico di cannella e buccia di limone grattugiata
Come preparare la pasta ripiena di ricotta
- Prepara l’impasto: In una ciotola, unisci la farina, lo zucchero e un pizzico di sale. Aggiungi lo strutto (o burro) a temperatura ambiente e impasta con le mani fino a ottenere un composto sabbioso. Incorpora l’uovo e il latte, mescolando fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo. Avvolgi l’impasto nella pellicola trasparente e lascialo riposare in frigorifero per circa 30 minuti.
- Prepara la farcitura di ricotta: In una ciotola, lavora la ricotta con lo zucchero, la cannella e la scorza di limone grattugiata. Mescola bene fino a ottenere un ripieno cremoso e ben amalgamato.
- Assembla i calzoni: Riprendi l’impasto dal frigorifero e stendilo su una superficie leggermente infarinata fino a raggiungere uno spessore di circa 2-3 mm. Con un coppapasta o un bicchiere, ritaglia dei dischi di circa 10-12 cm di diametro. Metti un cucchiaio di ripieno di ricotta al centro di ogni disco, ripiega l’impasto a metà formando una mezzaluna e sigilla bene i bordi, premendo con le dita o con i rebbi di una forchetta.
- Cuoci i calzoni: Scalda abbondante olio di semi in una padella profonda. Quando l’olio è caldo, friggi i calzoni pochi per volta fino a doratura. Scolali su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio.
- Servi: Spolvera i calzoni con zucchero a velo e servili tiepidi. Sono perfetti anche freddi e si conservano bene per qualche giorno.
Varianti della ricetta
La pasta ripiena di ricotta si presta a numerose varianti:
- Ripieno al cioccolato: Aggiungi gocce di cioccolato fondente al ripieno per una versione ancora più golosa.
- Ripieno agli agrumi: Sostituisci la scorza di limone con quella di arancia o lime per un sapore fresco e agrumato.
- Aggiunta di canditi: Per un tocco più ricco, incorpora canditi all’impasto di ricotta.
Storia e tradizione della pasta ripiena di ricotta
La pasta ripiena di ricotta, sia dolce che salata, ha radici profonde nella tradizione italiana. I calzoni dolci sono una delle versioni più popolari nel Sud Italia, preparati in occasione di festività e celebrazioni. Ogni regione ha la sua variante, ma l’elemento comune rimane la semplicità e la genuinità degli ingredienti.
Consigli per la conservazione
I calzoni dolci si mantengono bene per 1-2 giorni in un contenitore ermetico, preferibilmente a temperatura ambiente. Se desideri prepararli in anticipo, puoi congelare i calzoni crudi e friggerli direttamente al momento di servirli, mantenendo così tutta la loro freschezza e croccantezza.
Ultimo aggiornamento 26 Agosto 2024
wow devono essere eccezionali!! complimenti!! ciao!
Davvero buoni e delicati….complimenti sono ottimi!!! Baci Luciana
Mi tenti da morire!!!Io invece adoro i dolci alla ricotta…che sogno!!!Bacio
Che delicati Angela! Mai fatti!:( Proverò. Buona giornataaaa!!!!;D
Grazie mille a tutte! Son contenta che vi piacciano! :*
deve essere stato emozionante fare l’assistente della nonna!
Brava Angela e bravissima Angelina!
un bacione
ehehe! anche io delle volte mi cimento in esperimenti culinari i quali magari non rispecchiano i miei gusti (vedi tortelli di zucca) chissà cosa ci spinge…magari la voglia di arricchire il nostro bagaglio “culturalculinario” e di portare avanti la tradizione. A d ogni modo a me la ricotta piace, per cui promossa questa ricetta e promossa nonna angelina..tu bocciata! >:(
:ppp
scheerzo!
io per i calzoni di ricotta misti a orecchietta sempre fatti in casa vado matto.
e visto che mi hai faato venire la voglia di mangiarli domani calzoni di ricotta e ricchited ;D)))
mi hai fatto ridere con questo post. Non lo avevo ancora letto per bene ma mi era venuta la fissa da quado avevo visto la bellissima foto su Flickr!
… ed ora, siccome sai che sto tentando di riesumare una ricetta tipica della Puglia, e questa ricotta dolce c’entra assai ;), ho pensato che leggerlo mi sarebbe stato d’aiuto ma non solo: intanto mi salvo pure la ricetta per i calzoni :D
Bravissima Angelina.. no no non ho sbagliato, proprio alla tua nonnina! :D scheeerzo, mitiche tutte e due!
Grazie Manuelina…si chiama così tua nonna? ahahahahhah…
Non c’è su da voi quasta tradizione di tramandare il nome? :D
Bellissimi i tuoi ravioli, un vero documento storico.
Io vivo in Argentina e ho tanta nostalgia della cucina italiana che mi sono messa a studiare la storia della cucina.
Cercavo ricette antiche, medievali e rinascimentali, e ho trovato la tua, grazie a una segnalazione, che deve essere una ricetta molto antica , per la presenza di zucchero e cannella.
La forma tradizionale é la mezzaluna? Ho visto altre foto nella web che li presentavano quadrati.
Non mi sai dire qualcosa delle origini di questo piatto?
Ciao e grazie
Paola
Ciao Paola, che bello sapere che mi segui così da lontano!
Guarda questa è una ricetta antichissima ed è un “raviolo” molto tipico che qui in Basilicata si chiama proprio “calzone” non so per quale motivo.
Ed il calzone ha proprio la forma a mezza luna e non quadrata come per i comuni ravioli.
Non ne conosco l’origine ma cercherò di fare alcune ricerche e ti farò sapere. Un bacione enorme! :*
Ho fatto i calzoni materani con la tua ricetta, conditi con un sugo di carne d’agnello.
Raramente ho trovato un accostamento di sapori cosí perfetto.
Li ho portati alla festicciola di un corso di antrolopologia dell’alimentazione che sto seguendo qui a Buenos Aires, e hanno ben meritato una standing ovacion, sia per i sapori che per i secoli di storia che portano con sé.
Ho scoperto che cé´una versione simile, ragusana, di ravioli con ripeino di ricotta zucchero e maggiorana conditi con sugo di maiale.
Entrando nei dettagli, non mi sono venuti cosi belli e perfetti come i tuoi, non avevo lo stampo per tagliarli trangolari e cosí ho tagliato la sfoglia in circoli e li ho riempiti e poi piegati a metá.
Ho avuto mille dubbi sulla quantitá dm acqua per impastare la semola , un chilo di semola se si é bevuta un mezzo litro di acua + 2 uova. Non avevo mai impastato prima la farina di grano duro e non avevo idea di como deve risultare l’impasto. Mi sembrava un poco molle ma ha tenuto bene la forma e la cottura.
Grazie mille
Paola Giordani
@Paola: sono davvero felicissima! Mi hai appena regalato un sorriso a 365 denti! :) Grazie ancora! Ma…non li hai fotografati? ;)
Mi vuoi morta, mi vuoi!! spettacolari!
ma sai che li cercavo da un sacco di tempo? mi ha aiutato un amico a trovarli..
mia nonna gli dava un nome cauzuncedd o qualcosa del genere
mi piacevano moltissimo grazie
Al contrario io invece adoro tutto ciò che è “ricottoso”…quind questi teli rubo alla grande ;-)
Buona giornata
Chetelodicoaffà? La mia mamma li prepara allo stesso modo, omettendo solo la cannella perché non ama gli “aromi”.Bravissima Angela, il recupero di questi piatti è cultura! Bacetti!!!
Grazie Ornellina! Detto da te, che fai rivivere le tradizioni pugliesi ogni giorno, è un vero complimento! tvb