I peggiori luoghi comuni legati al panettone e al Natale
Nel momento in cui scrivo questo articolo, la situazione Covid-19 non è delle migliori, pertanto non sò come sarà questo Natale e se lo passeremo solo tra conviventi oppure se potremo festeggiarlo come tutti gli altri anni in famiglia (in senso mooolto allargato), ovvero tra parenti che vediamo solo a Natale o quasi.
Immaginiamo per un attimo (e speriamo) che sia un Natale “normale”, in casa con 20 o più parenti alla lontana, gente che a malapena riconosci, spesso devi farti aiutare per capire com’è che siete poi parenti…
Molto spesso queste reunion sono “focolai” di luoghi comuni, ovviamente a tema natalizio, roba del tipo:
Non ci sono più i natali di una volta
Se non c’è la neve non è Natale
Senza presepe che Natale è
Senza albero di Natale, non può essere Natale
Quest’anno non sembra nemmeno Natale
Vi risparmio gli altri che sono anche peggio di questi…
Come se non bastasse, arrivati al momento del panettone eccone saltare fuori altri, quelli che noi attenti selezionatori e sopratutto divoratori di panettone artigianale, proprio non vorremmo più sentire, ne dalla zia ultrasettantenne e neanche dalla cugina assidua frequentatrice dei peggiori discount presenti in città, ecco i peggiori.
Il panettone è meglio del pandoro
Una delle affermazioni più sciocche che si possa fare, ovviamente anche se fosse al contrario, resta pur sempre una fesseria.
Sono prodotti diversi, molto diversi, con storie diverse, caratteristiche ed ingredienti diversi. E’ solo una questione di gusti e preferenze soggettive.
Ho sentito dire che il miglior panettone del mondo è umbro…
Negli utlimi anni, nel mondo dei panettoni artigianali, le manifestazioni ed i concorsi a tema si moltiplicano all’inverosimile.
Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di manifestazioni di scarso valore con il palese intento di promuovere i prodotti di un territorio grazie a roboanti comunicati stampa.
La verità è che i concorsi e le manifestazioni “serie”, ideate, condotte e giudicate da professionisti effettivamente imparziali, sono molto poche.
Fanno fede le classifiche di Gambero Rosso, Re Panettone e qualche famoso quotidiano online tipo Repubblica e alcuni quotidiani online di settore come Dissapore e Scatti di Gusto.
Leggi anche: Top 5 dei migliori panettoni siciliani
L’unico panettone è quello con i canditi
Come in politica ci si divide tra conservatori e progressisti, così i panettoni si dividono tra tradizionali (con canditi e uvetta) e farciti (con i più svariati abbinamenti).
Se è vero, che il panettone nasce con i canditi e l’uvetta secondo le origini, è anche vero, che non si può imporre che piaccia a tutti.
Fortunatamente oggi ci sono svariati gusti tra cui scegliere, ad ognuno il suo.
Un buon panettone non può costare più di 10 euro
Quando sento questa affermazione alzo gli occhi al cielo e conto fino a dieci cercando di recuperare il mio self control che è molto scarso già di suo.
Un buon panettone come noi lo intendiamo, è un prodotto lavorato a mano con ingredienti ricercati, niente di dozzinale, niente di commerciale, niente di industriale. Un panettone così, che nasce dopo 2-3 giorni di lavorazione artigianale, non può mai e poi mai costare meno di 35-40 euro.
Leggi anche: Come farcire il panettone con il gelato
Al supermercato si trovano ottimi panettoni
Calma, state calmi. Chiaro che ci fa una affermazione del genere, non sa cosa siano i grandi lievitati artigianali.
E’ ovvio che il palato di chi pronuncia una frase di questo tipo, non ha mai incontrato un panettone artigianale a tripla lievitazione naturale, morbido come una nuvola e dal sapore intenso e delicato come può essere quello di Tiri, De Vivo, Biasetto, Morandin, Sal De Riso o Iginio Massari.
Inutile cercare di spiegare, non capirebbe, è un mondo a lui sconosciuto.
Accompagnalo per mano alla scoperta dell’eccellenza, ti ringrazierà sino al prossimo Natale.
Ultimo aggiornamento 1 Giugno 2022