Spaghetti “alla Sangiuannin”, piatto che profuma di Sud.
Scritto da Angela
Dopo due post in cui abbiamo parlato di vino, torniamo alla cucina. In particolar modo, torniamo alla cucina tradizionale, con un piatto tipico di quasi tutto il sud Italia, dato che rientra nella tradizione lucana, pugliese e calabrese; un piatto che ha innumerevoli denominazioni e varianti negli ingredienti, dato che abbraccia la tradizione di un territorio piuttosto vasto e con caratteristiche comunque differenti.
Gli Spaghetti alla Sangiuannin è un piatto piuttosto estivo, nato per festeggiare San Giovanni (il 24 giugno) ma, vi garantisco, è sulle tavole di noi meridionali praticamente tutto l’anno, anche perché è semplicissimo da preparare e necessita di pochissimi ingredienti, poveri ma genuini.
Innanzitutto, il pomodoro: si può utilizzare il pelato oppure il pomodorino fresco (meglio ciliegino), l’importante è che venga cotto in padella in 5 minuti. Un sugo, quindi, fresco e digeribile. Poi ci sono le acciughe: devono essere di ottima qualità (controllate sempre la provenienza!) e non devono avere nemmeno una lisca. Io utilizzo i filetti d’acciuga di Sicilia sott’olio, che uso insaporire con un po’ di peperoncino. I filetti di acciuga non sono presenti nella versione lucana della ricetta: la motivazione è chiara, la Basilicata non è propriamente terra di mare. Sono invece basilari nella versione pugliese e calabrese.
E poi ci sono i capperi. Se avete i capperi in aceto, dovete strizzarli per bene prima di utilizzarli. A me piacciono molto i Capperi Siciliani sotto sale, solo che in questo caso bisogna stare attenti a non aggiungere altro sale nel sughetto, a meno che non sia necessario (ma tra acciughe e capperi sotto sale, vedrete che il sugo sarà già abbastanza saporito).
Per quanto riguarda la pasta, in questa ricetta vengono utilizzati prevalentemente gli spaghetti: tuttavia, in molte varianti regionali questi vengono sostituiti con cavatelli o con ferricelli.
SPAGHETTI ALLA “SAN GIUANNIN”
Ingredienti (per 2 persone):
200 gr di spaghetti
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
10 pomodorini ciliegina (sostituibili con 2-3 pomodori San Marzano)
3 filetti di acciuga o filetti di alici sott’olio (più altri 3 o 4 per decorare il piatto)
1 cucchiaio di Capperi di Sicilia sotto sale
una manciata di olive nere dolci
2 spicchi d’aglio
1 pizzico di sale
peperoncino (se gradito)
Procedimento:
Fate soffriggere l’olio e l’aglio. Aggiungete i filetti d’acciuga e, non appena si saranno sciolti unite i pomodorini tagliati a metà.
Fate cuocere il sughetto per 5-6 minuti sino a quando i pomodorini non inizieranno ad appassire.
Nel frattempo, calate gli spaghetti in abbondante acqua non molto salata (ricordate che il sughetto sarà già saporito di suo).
Un minuto prima di spegnere il fuoco, togliete i due spicchi d’aglio, aggiungete i capperi e le olive nere.
Scolate gli spaghetti, uniteli al sugo e fate saltare il tutto in padella per un paio di minuti.
Servite e, qualora lo desideriate, decorate il piatto con un paio di filetti d’acciuga.
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Ultimo aggiornamento 5 Maggio 2018
Adoro questi tipi di piatti, semplici ma fantastici.
Buon weekend.
Enrico
Grazie Enrico!
Buon we anche a te!
I migliori piatti, complimenti
La Lucania non è terra di mare come il Piemonte, giusto per fare solo un esempio, ma come qui uno dei piatti tipici è la Bagna Cauda, in Lucania c’è sempre stato consumo non solo di Acciughe Sotto Sale ma anche di Aringhe e Baccalà. Questi pesci venivano conservati appunto per poterli commerciare anche con i paesi dell’interno. I miei genitori e parenti lucani usavano tranquillamente ed abitualmente questi pesci conservati, specie nel periodo della Quaresima. Piuttosto questo piatto non sarebbe più giusto realizzarlo con Pomodori Appesi, essendo legato alla vigilia di San Giovanni è troppo presto per pensare a pomodori freschi sufficientemente maturi. Sempre interessante leggerti, lo faccio con piacere